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Impianto IFIX

Un caso di studio: impianto IFIX

All'interno dei LNGS è stato realizzato un impianto di supervisione e controllo con l'intento di monitorare sia gli impianti di sicurezza dei laboratori sotterranei sia  gli impianti di sicurezza degli apparati sperimentali. Scopo della supervisione è quello di garantire il monitoraggio continuo degli impianti, ma anche quello di automatizzare le procedure e la gestione di condizioni di emergenza che potrebbero verificarsi nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, per effettuare ciò è stato scelto di utilizzare un sistema SCADA.
I sistemi SCADA (controllo ed aquisizione di dati di sorveglianza) sono il cuore dell'impresa industriale moderna.
Lo SCADA è un sistema che raccoglie i dati dai vari sensori dislocati all'interno di un sito industriale e li trasmette al calcolatore centrale che li controlla e li gestisce.

Tipicamente, un sistema SCADA (figura 1) è composto da:

  • Uno o più sensori, che effettuano misurazioni di grandezze fisiche.
  • Uno o più microcontrollori, che possono essere PLC o microcomputer, che, continuativamente o a intervalli di tempo, effettuano misurazioni tramite i sensori a cui sono collegati, e memorizzano in una memoria locale i valori misurati.
  • Un sistema di telecomunicazione tra i microcontrollori e il supervisore. Può essere una rete di computer, oppure un insieme di linee seriali; può essere via cavo o via radio.
  • Un computer supervisore, che periodicamente raccoglie i dati dai microcontrollori, li elabora per estrarne informazioni utili, memorizza su disco i dati o le informazioni riassuntive, eventualmente fa scattare un allarme, permette di selezionare e di visualizzare su schermo i dati correnti e passati, eventualmente in formato grafico, ed eventualmente invia informazioni selezionate al sistema informativo aziendale.

Il sistema supervisore deve basarsi su un sistema operativo multitasking, per poter gestire contemporaneamente la comunicazione con più microcontrollori e con l'utente.

SCADA.jpg

Lo SCADA utilizzato, nei LNGS è uno SCADA iFIX della Intellution Inc. (USA), il quale è costituito, essenzialmente, da un database, da applicativi grafici e da driver, che gli permettono di interfacciarsi con gli apparati di campo (PLC, centrali antincendio, ecc). Questo vuol dire che ogni qual volta i LNGS hanno l'esigenza di modificare e/o aggiungere un nuovo oggetto all'impianto di supervisione è necessario anche aggiornare il database e la grafica di FIX. Questo tipo di modifiche deve essere eseguito da personale altamente formato, che abbia conoscenze sia in campo informatico (linguaggi di programmazioni) sia nel campo dei controlli industriali (PLC e driver di comunicazione). Inizialmente per poter eseguire questo tipo di lavori i LNGS si sono dovuti rivolgere ad aziende non abruzzesi (Roma e Milano), in quanto sia le ditte che lavoravano per i LNGS sia quelle presenti sul territorio non avevano le adeguate conoscenze, con un notevole aumento dei costi da parte dell'ente. Per ovviare a questo aggravio di spese, legati ai maggiori costi di trasferta e ai maggiori costi di manodopera delle imprese che operano fuori dal territorio abruzzese, si è deciso di affidare la manutenzione del sistema di supervisione ad una ditta locale, con lo scopo di metterle a disposizione sia gli strumenti software sia l'assistenza di personale dei LNGS in grado di seguire la formazione dei tecnici dell'impresa da dedicare a questo tipo di manutenzione e di interventi. L'intento di questo tipo di azione è stato da un lato, quello di abbattere i costi ed i tempi di intervento, nel momento in cui i tecnici dell'azienda locale fossero stati formati, dall'altro permettere la crescita della cultura tecnica dell'azienda locale, dandole quindi, gli strumento per poter fornire non solo un servizio utile al laboratorio ma anche per poter acquisire nuovi clienti diversi dai LNGS, sia all'interno del territorio abruzzese che nel resto d'Italia.

In questo modo i LNGS raggiungono lo scopo di ottenere adeguati servizi a prezzi concorrenziali per i propri impianti e di proporsi come catalizzatore dell'innovazione per il sistema economico locale, permettendogli di restare al passo con l'evoluzione tecnologica.

Workshop
Guarda le immagini e scarica i documenti dei lavori del 9 settembre 2008

Il workshop "Nuove frontiere della formazione. Il triangolo della conoscenza: università – centri di ricerca - impresa", svoltosi il 9 settembre 2008 presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ha concluso il Progetto Alta Formazione del POR Abruzzo 2000-2006. Ecco il racconto di un anno di attività nel video presentato al pubblico in Sala Fermi.

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