ࡱ> NPMa 8jbjb11 .F[[e/  >>>8"6 ,^b"j+l+l+l+l+l+l+,-RA0+->+>>+T>>j+RD,D,>>j+,(>>>j+R Yj*j++0 ,~*!1!1(j+>F F "Ricerca e Sviluppo: ipotesi di collaborazione tra Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Sistema Produttivo - Il partenariato con la Regione Abruzzo nellattuazione del POR 2000/2006" La ricerca fondamentale come sorgente di innovazione e di formazione di Roberto Petronzio La ricerca fondamentale nel campo della fisica e caratterizzata da aspetti che intrinsecamente generano innovazione. Ne illustro alcuni. Prima di tutto, lalta tecnologia necessaria per realizzare apparati sperimentali che soddisfino gli obiettivi della ricerca. Un esempio, fra i molti, luso della superconduttivita per la realizzazione di magneti come quello usato nellesperimento CMS. E il piu grande mai costruito ed e stato realizzato dalla ASG (ex Ansaldo Superconduttori) di Genova. La complessit degli impianti: gli esperimenti per la fisica della alte energie, come appunto CMS, ATLAS, ALICE etc. sono oggetti estremamente complessi, con migliaia di parti interlacciate, la cui gestione, sia per il funzionamento di base sia per quanto riguarda lenorme flusso di dati, richiede soluzioni altamente innovative. La diversificazione delle problematiche: un ente di ricerca come lINFN ha a che fare con la risoluzione di problemi di fisica fondamentale che abbracciano campi e settori molto diversi. Esempi di tale diversificazione rappresentati macroscopicamente dalla diversita degli ambienti in cui la ricerca si svolge: ci sono esperimenti di fisica astro-particellare al Gran Sasso, esperimenti di raggi cosmici in Tibet (ARGO ) e in Argentina (AUGER), attivita pianificate sulla stazione spaziale (AMS) ricerca di onde gravitazionali nei pressi di Pisa (VIRGO). La dimensione delle esigenze di tali attivita e un altro aspetto peculiare della ricerca moderna. Lenorme mole di dati prodotta dalle attivita sperimentali (soprattutto alle alte energie), richiede soluzioni nuove, come per esempio GRID: ovvero la distribuzione su scala mondiale di potenti nodi di calcolo (TIER1), tutti collegati in rete, e a loro volta connessi con altri nodi di dimensioni inferiori (TIER2). Questa infrastruttura distribuita, intrinsecamente flessibile e si alta capacita, si e rivelata lunica architettura possibile per risolvere il problema ed e di per se suscettibile di altri usi non necessariamente legati alla ricerca in fisica delle particelle. Lultimo aspetto che vorrei toccare e laccesso alle informazioni primarie. E evidente che linterazione con i principi primi della scienza, tipica delle persone che lavorano nella ricerca, puo generare idee ed applicazioni che difficilmente verrebbero in mente a chi non e del campo. Un esempio e luso delle radiazioni in campo terapeutico, cosa ben nota da molti anni, ed evidentemente generata da una ricaduta tecnologica della fisica delle radiazioni ionizzanti. Uno dei piu recenti sviluppi in tale campo e lutilizzo di protoni (anziche elettroni o raggi gamma) per la cura dei tumori. E infatti noto (ma, appunto, ai fisici), che un protone, accelerato e diretto contro un bersaglio, rilascia la maggior parte della sua energia a fine corsa, cioe negli ultimi milimetri prima di fermarsi definitivamente. Diventa allora possibile usare i protoni come proiettili intelligenti che vanno ad uccidere cellule tumorali esclusivamente nella zona interessata, lasciando gli altri tessuti pressoche intatti. Unapplicazione di successo di questo principio e Catana, una postazione per la cura dei tumori dellocchio, realizzata appunto con fasci di protoni, presso i Laboratori del Sud dellINFN a Catania. Catana ha permesso, sino ad oggi, di curare e guarire piu di cento pazienti provenienti da tutta Italia. LINFN, pur avendo come missione principale la ricerca di base, dedica agli aspetti di innovazione tecnologica unattenzione particolare. Una delle cinque linee di ricerca del nostro ente, gestita dalla nostra quinta commissione scientifica e esplicitamente dedicata allo sviluppo di tecnologie di avanguardia collegate alle macchine acceleratrici di particelle, ai rivelatori, e ai settori interdisciplinari. Il progetto Catana, appena citato, fa appunto parte di questa linea di ricerca e piu specificamente del settore acceleratori per la medicina, insieme ad un altro progetto analogo, ma di piu vasta portata, il CNAO, centro nazionale di adroterapia oncologica che sta nascendo nei pressi di Pavia. Un altro sviluppo interessante e promettente degli acceleratori per la medicina e quello rappresentato da macchine di dimensioni contenute come i ciclotroni (e pertanto, necessariamente dotate di magneti superconduttori) che permetterebbero a ospedali e centri di cura anche su scala locale di dotarsi di questo tipo di terapie oncologiche. Altre attivita nel settore delle tecnologie e caratterizzate da un alto indice di interdisciplinarieta sono nel campo dei sensori, della dosimetria, dei rivelatori per la diagnostica medica. Poi le tecnologie informatiche, con il gia citato Grid, ma anche algoritmi complessi per il riconoscimento di immagini (anche qui importantissimo per la diagnostica medica automatizzata), i programmi (FLUKA) per il calcolo dei danni da radiazione con tecnica Montecarlo. In ultimo, vorrei citare un altra delle attivita cui lINFN dedica una notevole quantita di risorse: la formazione dei giovani, e il conseguente trasferimento tecnologico. Ogni anno vengono banditi concorsi per circa 120 nuove borse di studio riservate a laureandi, dottorandi, giovani laureati, giovani dottorati stranieri nei settori di interesse scientifico e tecnologico per lIstituto; vi sono inoltre circa 30 borse di studio per giovani diplomati e laureati per la formazione tecnica e gestionale-amministrativa. La spesa annua prevista di 4 M . Ci sono poi le circa 50 borse di dottorato che vengono finanziate ogni anno, presso le universita , per una spesa annua di 2,5 M . Infine, gli ssegni di ricerca INFN: sono mediamente attivi circa 80 contratti di assegno di ricerca; per questa voce la spesa annua di 2,5 M , piu 1,5 M in cofinanziamento con l universita . Sono associati alle attivit dellINFN circa 1200 giovani tra laureandi, dottorandi e specializzandi per i quali lIstituto investe circa tremila euro a testa allanno per soggiorni di formazione in laboratori internazionali. Questi numeri dicono quanto la formazione dei giovani sia importante per il nostro ente. Naturalmente, non tutti i giovani che si formano nel nostro ambito avranno la possibilita o lintenzione di continuare il loro lavoro presso di noi. Molti trovano lavoro presso aziende italiane o europee, portando con se un bagaglio di formazione scientifica e tecnologica di alto livello. Per sfruttare al meglio questi investimenti in capitale umano, una concreta possibilita e data dallinterazione con le Regioni, anche per lindividuazione di nuove tipologie di formazione specifiche alla realt economiche locali. Un esempio virtuoso di collaborazione con le Regioni relativa al trasferimento di conoscenza e rappresentato dalla Regione Abruzzo e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. I Laboratori Nazionali del Gran Sasso rappresentano oggi il Laboratorio sotterraneo pi avanzato al mondo, per estensione ed infrastrutture, per la fisica dei neutrini. La comunit scientifica rappresentata da circa 800 ricercatori di diversi Paesi; il contributo delle diverse culture una componente fondamentale della loro vitalit scientifica. I Laboratori sono ora in grado di proporsi anche come catalizzatori dellinnovazione e, allo scopo di rafforzare il radicamento sul territorio, hanno deciso di mettere a disposizione il proprio know how per la disseminazione dei saperi, per essere riconosciuti non solo come Centro di Ricerca di eccellenza ma anche come luogo di Alta Formazione. LAlta Formazione nei Laboratori del Gran Sasso dellINFN attualmente rappresentata attraverso: la Scuola di Dottorato Europeo IDAPP, Conferenze e Workshop internazionali, borse di studio per laureandi, neo laureati, dottorandi, stage per studenti di Scuole Secondarie Superiori, il Protocollo dIntesa con la Regione Abruzzo e una piccola partecipazione nel Progetto POL-AF. La sinergia con la Regione Abruzzo: lanalisi dei fabbisogni di formazione e di affiancamento per l'innovazione tecnologica, fra le imprese del territorio abruzzese, ha individuato nel settore impiantistico lambito pi opportuno per lapplicazione di un modello formativo universale. Tale modello formativo frutto dellesperienza sul campo sviluppata nel corso di ben due decenni dai Laboratori del Gran Sasso. I Laboratori del Gran Sasso, in diverse occasioni, si sono avvalsi della collaborazione di aziende non abruzzesi, in quanto molte delle imprese presenti sul territorio regionale non possedevano le adeguate conoscenze per lutilizzo delle complesse infrastrutture tecnologiche di cui sono dotati i Laboratori. I Laboratori del Gran Sasso vedono quindi con estremo favore mettere a sistema la crescita della cultura tecnologica nelle aziende locali a vantaggio dellintero sistema produttivo. Il Protocollo dIntesa sottoscritto lo scorso Aprile tra Regione Abruzzo, Abruzzo Lavoro e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ha consentito lattuazione di 4 interventi finanziati attraverso risorse del P.O.R. Abruzzo FSE Obiettivo 3 per il 2000/2006, Piano degli Interventi 2006: IC2A finalizzato allanalisi dei fabbisogni formativi IC2B finalizzato alla sperimentazione di un modello formativo IC2C attua il trasferimento del know how tramite borse di studio e assegni di ricerca a giovani abruzzesi ed estrinseca una delle missioni fondamentali dellINFN: la disseminazione della cultura scientifica fra i giovani. Sono stati predisposti 20 interventi formativi, rivolti a diplomati e laureati residenti nella regione Abruzzo. I temi di attivit sono stati individuati tra le attivit dei Laboratori con alto contenuto tecnologico e potenziale interesse per imprese del settore di riferimento. I giovani borsisti, inseriti nelle attivit di ricerca e di supporto tecnologico agli esperimenti, completeranno lesperienza formativa presso alcune Aziende della Regione presso le quali svolgeranno il ruolo di facilitatori del trasferimento delle conoscenze A1B per lattuazione di due corsi di formazione in modalit e-learning per la formazione continua di management e tecnici di aziende abruzzesi. Questo ultimo intervento attuato con il contributo del Consortium GARR, lEnte ideatore e gestore della Rete telematica nazionale per listruzione, lUniversit e la Ricerca Scientifica. Il modello formativo proposto quello in atto da sempre presso lIstituto Nazionale di Fisica Nucleare, fondato sul cosiddetto rapporto uno a uno, per ogni borsista che si accosta alle attivit di ricerca dellIstituto previsto almeno un ricercatore o tecnologo come riferimento continuo per attivit di studio, formazione e, conseguente, trasferimento di know how. Il budget complessivo per lattuazione dei quattro interventi contemplati nel Protocollo dIntesa ammonta a 1.300.000 Euro. CONSIDERAZIONI FINALI: Lesperienza dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso pioneristica a livello nazionale nellinterazione tra lIstituto Nazionale di Fisica Nucleare e le Regioni. Il programma si sta svolgendo con notevole entusiasmo di tutti i partecipanti. LIstituto vuole sviluppare la sua funzione di partner nazionale delle realta regionali allo scopo di ottimizzare linterazione tra lINFN e la societ, per offrire il doveroso contributo allo sviluppo ed al miglioramento della qualit della vita. Il rapporto naturale tra eccellenza scientifica ed eccellenza tecnologica, la presenza diffusa su tutto il territorio nazionale, allinterno di 20 Universit, con importanti infrastrutture di servizio (laboratori, camere pulite, macchine utensili, etc..), quattro Laboratori Nazionali ed un Centro Nazionale per il Calcolo e le Reti, la forte internazionalizzazione ed infine la capacit di costruire e gestire grandi infrastrutture di ricerca potranno costituire il volano di tali propositi.  Le altre linee di ricerca sono: 1) fisica delle particelle con acceleratori, 2) fisica astro-particellare, 3) fisica nucleare, 4) fisica teorica PAGE  PAGE 4  % S { ]*+ (+,,,,4-8-/020}122o334s5d7e7f777´®¥¥ž”®zplbjhD0JUhDjhD0JUhDOJQJmH sH hDB*CJmHph33sHhDCJmHsH hD5CJhD5OJQJ hDCJjhD0JOJQJUhDOJQJhD6OJQJ!hD56B*CJOJQJphhD5B*CJOJQJphhD5CJOJQJ& S 6nogh.8 A")## ( $1$7$8$H$a$$a$$a$e778 (++,,4-/0|1}122n3o33*4s5d7e7778&`#$d  0` P@$a$ $1$7$8$H$a$$a$  0` P@1$7$8$H$788888 8888888hDOJQJhD0JmHnHuhDjhD0JU hD0J 88888888$a$&`#$h]h,1h. A!n"n#$n% @@@ NormalCJ_HaJmHsHtHZ@Z Heading 1$1$7$8$@&H$a$B*CJ,OJQJphd@d Heading 2!1$7$8$@&H$^`B*CJ OJQJphd@d Heading 3!I1$7$8$@&H$^I`B*CJOJQJph@ Heading 4=$1$7$8$@&H$ & 0` P@CJOJQJmH sH u\@\ Heading 5 $$dh1$7$8$@&H$a$5CJOJQJDA@D Default Paragraph FontZi@Z  Table Normal :V 4 l4a _H(k@(No List JJ  Testo fumettoCJOJQJ^JaJ4 @4 Footer  %.)@. 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